ATARI 8-bit computers Italia

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RECENSIONE THE 400 MINI

Squillino le trombe, come in questo video promozionale dell'originale Atari 400 commercializzato insieme all'Atari 800 a fine 1979.
Annunciato a gennaio (video), dal 28 marzo 2024 è in vendita THE400 Mini (pagina ufficiale), nuovo prodotto di Retro Games Ltd dopo i precedenti THEC64 Mini (2018), THEC64 (2019), THEVIC20 (2020) e THEA500 Mini (2022).
I computer Atari 8 bit, oltre ad essere stati molto innovativi (come il precedente VCS e il successivo Amiga, sviluppati da team capeggiati da Jay Miner), sono stati longevi e di successo (ne sono stati venduti circa 5 milioni, trovate la loro storia in questa pagina). Non stupisce quindi che Retro Games abbia ritenuto interessante commercializzare questa riproduzione in scala ridotta.

Trovate la mia recensione approfondita di THE400 Mini nel numero 2 (maggio 2024) della rivista Retro Computer di Sprea (pagine 80–83).

Recensione THE400 Mini su Retro Computer n. 2 (maggio 2024)

Nella recensione ho evidenziato diversi difetti del prodotto, tutti facilmente correggibili tramite aggiornamenti del firmware.
A differenza di quanto fatto da Plaion per l'Atari 2600+, Retro Games per diversi mesi non ha proferito parola, tranne comunicare di aver scelto un file errato per uno dei giochi inclusi.
Il primo aggiornamento è arrivato il 15 agosto, a quasi 5 mesi di distanza dalla commercializzazione. Probabilmente Retro Games non ha collaborato con qualcuno di esperto come auspicavo perché alcuni difetti sono rimasti.
Mi riferisco soprattutto al fatto che, quando di caricano i propri programmi tramite chiavetta USB, la macchina emulata di default è l’Atari 800 da 48KB invece del molto più compatibile Atari 800XL da 64KB. Sempre di default non è previsto l'overscan, caratteristica (poi ripresa dall'Amiga) che diversi giochi hanno (ad esempio Frogger e Spelunker); chi non lo sa rischia di perdersi parte della schermata di gioco. Inoltre la pressione involontaria di alcuni dei pulsanti del joystick, ai quali sono associati i tasti funzione, continua a volte a provocare effetti indesiderati quali il riavvio del gioco.
Per questi motivi bisogna tuttora modificare manualmente la configurazione dei giochi interessati. La comunità di AtariAge ha introdotto dei workaround, ma se ne sarebbe potuto fare a meno semplicemente cambiando l'impostazione di default o permettendo di scegliere l'impostazione di default. Un workaround consiste nello scaricare i file presenti qui, estrarli in ogni cartella della propria memoria USB nella quale sono presenti i giochi e togliere una delle due estensioni ".cfg" al nome del file "template.cfg.cfg"; all'interno del file modificare la riga "display_width = 350;" impostando come valore 336 (è rarissimo che l'overscan orizzontale superi i 336 pixel) ed eventualmente modificare le associazioni dei pulsanti addizionali del joystick. Dopodiché fare doppio clic sul file "makecfg.bat". Per ogni programma presente nella cartella verrà creato automaticamente un file di configurazione. Il problema della pressione accidentale dei pulsanti può essere risolto in un modo più macchinoso, cioè coprendoli parzialmente con una cover realizzata con la propria stampante 3D (Thingiverse).
Delle macchine originali non vengono mostrati i colori generati dal fenomeno dell’artifacting e resta ancora inutilizzabile l'emulazione dell’Atari 5200 a causa della scadente implementazione del controller analogico originale (le cose vanno meglio se si ricorre a controller analogici di terze parti).
THE400 Mini continua a non essere una soluzione adatta per chi segue la scena moderna: manca l’audio stereo, sfruttato in giochi, demo e tune, e non è possibile espandere la RAM oltre i 128KB. Non ci si può invece lamentare del mancato supporto della scheda video VBXE: ciò è impossibile poiché essa viene emulata solo dall'emulatore Altirra che gira solo su Windows e in ogni caso non è molto diffusa e i giochi che la sfruttano sono solo una decina.
Un'ulteriore dimostrazione del non aver ascoltato la comunità è che di Flip and Flop viene ancora usata l’inferiore versione per cartuccia invece di quella su disco e in The Seven Cities of Gold manca l'animazione introduttiva. Bastava sostituire due file...
L'interfaccia a volte non è intuitiva, come quando si vogliono cambiare certe impostazioni; ad esempio, nel caso delle dimensioni dello schermo invece di aumentarle e diminuirle spostando la leva del joystick a destra o sinistra, bisogna premere il pulsante fuoco per aumentarle e il pulsante di sinistra dell'anello per diminuirle. Quando si naviga tra i propri file, per risalire l'albero delle cartelle bisogna usare il pulsante di destra invece magari di un'icona con una freccia verso l'alto o quantomeno del pulsante di sinistra dell'anello. Per migliorare l'interfaccia non sono nemmeno necessarie competenze specifiche di computer Atari.
Speriamo nei prossimi aggiornamenti ma non induce all'ottimismo il fatto che siano rimasti problemi di semplice risoluzione segnalati da mesi e che Retro Games stia preparando The Spectrum (che pare essere un prodotto migliore del THE400 grazie alla maggiore conoscenza dell'originale da parte dei produttori).

© 2008-2024 Filippo Santellocco